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La Corte dei conti quantifica l'aumento della spesa pubblica. ASL nel mirino

Agosto. I tagli continuano a piovere ad ogni manovra ma la spesa pubblica continua a crescere. L'effetto è visibile nelle tabelle allegate al corposo rapporto della Corte dei Conti nella "Relazione sugli andamenti della finanza territoriale - Analisi dei flussi di cassa: Esercizio 2014". Dalle tabelle emerge in particolare che la spesa per i beni e servizi (dalla cancelleria alla benzina) è salita da 128 a 135 miliardi (+3 miliardi per gli enti locali e +7 miliardi per le aziende sanitarie), i trasferimenti agli enti di previdenza da 309 a 318 miliardi e quelli alle Regioni da 131 a 139 miliardi. La spesa complessiva dunque passa da 821,5 miliardi nel 2012 agli 838,1 dello scorso anno con un aumento in termini assoluti di 16,6 miliardi di euro.

ISPE è intervenuta sui tagli al Fondo sanitario nazionale

Roma, 27 lug. (AdnKronos) - L'efficientamemento del Servizio sanitario nazionale "deve rimanere una priorità per il governo e Gutgeld sembra aver individuato alcuni aspetti fondamentali di questo processo". Ne è convinto Francesco Macchia, presidente dell'Istituto per la promozione dell'etica in Sanità-Ispe, che commenta così le affermazioni del commissario per la spending review Yoram Gutgeld. Ma perMacchia "la vera sostenibilità del sistema non può essere cercata che nel contrasto alla corruzione, fenomeno endemico che rifugge ad ogni formula di ottimizzazione" perchè "i tagli al Fondo sanitario nazionale non preoccupano i corrotti né i corruttori", gli sprechi invece "vanno combattuti mettendo in circolo anticorpi e verifiche rigorose per prevenire e reprimere la corruzione". "Un investimento sulla qualità del nostro Ssn che non si esaurirebbe nello spazio di un anno finanziario ma che, al contrario, -evidenzia Macchia- apporterebbe sicuri risparmi nel lungo periodo". Combattendo la corruzione e gli sprechi ad essa connessi "si può maturare un risparmio pari a 5 miliardi di euro" dice ancora il presidente di Ispe, ma "è importante che queste risorse vengano poi mantenute e reinvestite nel sistema sanitario, perché questa eccellenza del nostro Paese non è più in grado di sostenere ulteriori tagli". 

"Osservatorio 190" sulla versione online de "Il Messaggero"

    1 luglio 2015 Lotta alla corruzione nella Sanità. A metterla in atto un vasto gruppo di operatori sanitari virtuosi sostenuti da FederConsumatori. E’ iniziato e continuerà per i prossimi 18 mesi, l’impegno anticorruzione di 180 aziende sanitarie locali (Asl) ed aziende ospedaliere italiane, riunito e coordinato dall’Osservatorio 190, un’iniziativa studiata e promossa da Federsanità Anci e dall’Istituto per la Promozione dell’Etica in Sanità Ispe-Sanità con la partecipazione di Roche Italia. 


L’Osservatorio coinvolge Aziende e Comuni capoluogo distribuiti su tutto il territorio nazionale, tra queste i capofila sono: ASP Catanzaro, ASL Roma D, ASL Milano 2, ASUR Marche, ASL Torino 3, ASL Bari, AO Messina, AOU Pisana, ASL Arezzo, AOU Padova e Comune de L’Aquila. Ma già altri Comuni e Regioni si stanno unendo, strada facendo, al progetto.

L’Osservatorio prende il nome dalla Legge 190/2012 (Legge Severino) che impegna gli enti pubblici ad attuare specifiche strategie anticorruzione. Stando infatti a quanto rilevato dallo European Healthcare Fraud and Corruption Network (EHFCN) il fenomeno della corruzione in sanità porterebbe in Italia a circa 6 miliardi annui di sprechi. Un dato concorde con l’analisi elaborata da ISPE Sanità e contenuta nel Libro Bianco sulla Corruption in Sanità (scaricabile online sul www.ispe-sanita.it).

Il progetto mira a studiare le modalità di applicazione della norma nella Sanità pubblica, individuare best practice di contrasto al fenomeno della corruzione in ambito sanitario, e definire l’identikit del Responsabile Anti Corruzione all’interno di ASL e Aziende Ospedaliere.

L’iniziativa s’inserisce nel contesto di un percorso congiunto e strutturato tra Federsanità ANCI, Istituto per la Promozione dell’Etica in Sanità/ISPE-Sanità e imprese fornitrici volto a studiare e intervenire nei processi e nelle procedure delle organizzazioni sanitarie con attività già avviate e approfondimenti tematici con la collaborazione di volta in volta di Istituzioni, Aziende e Organizzazioni di cittadini.

L’Osservatorio 190 si compone di due gruppi di lavoro, uno composto dai Direttori Generali e Assessori al ramo, e l’altro dai Responsabili Prevenzione Corruzione (RPC) che rappresenteranno il nucleo di partenza di una rete nazionale permanente per la condivisione delle esperienze e delle best practice anticorruzione. Per esempio, attraverso la guida, nell’applicazione, di figure come Enrico Desideri, Direttore Generale Azienda Usl 8 Arezzo, e che ha aderito all’impegno proposto da Osservatorio 190.

“Con la normativa anticorruzione, autonomia e responsabilità, principi cardine del processo di aziendalizzazione in sanità - avverte il direttore Desideri - sono stati chiamati a declinarsi attraverso un complesso sistema di meccanismi rivolti, ora, dichiaratamente, alla prevenzione di ogni forma di malfunzionamento nella gestione della cosa pubblica attraverso la costruzione di un'infrastruttura etica di regole, doveri e sanzioni. La chiave di lettura dell’esperienza dell’Azienda Usl 8 di Arezzo può riassumersi nel considerare l’applicazione di questa normativa non quale mero adempimento ma, altresì, quale opportunità di ripensamento dei modelli comportamentali e quale volano di innovazione organizzativo-gestionale. Il Codice di comportamento, adottato dall’Azienda al termine di un percorso condiviso e partecipato, rappresenta forse il più incisivo strumento per orientare in senso legale ed eticamente corretto il comportamento di tutto il personale e, dunque, per recuperare, nella quotidianità operativa e a partire dagli stessi vertici direzionali, una dimensione di consapevolezza e di responsabilizzazione. L’Azienda, con forte propensione al decentramento e per questo già da tempo orientata a un sistema di governance gestionale, ha mutuato dall’esperienza maturata nel settore clinico, metodologie di risk management da applicare ad ambiti di attività amministrativo-gestionali e progressivamente da estendere ad ambiti gestionali sanitari. L’efficacia di una strategia di gestione del rischio corruttivo risiede nella visione dell’organizzazione aziendale in termini di processo, cioè in un’ottica più globale delle attività e delle funzioni che permette di ricostruire dinamicamente livelli di responsabilità, interrelazioni tra strutture e figure professionali coinvolte, regole procedurali e meccanismi di controllo. E’ solo così che possono emergere ed essere presidiate quelle zone d’ombra in cui si annida facilmente il rischio di comportamenti non solo illeciti ma comunque in grado di generare inefficienze, perdita di efficacia e di qualità del servizio. D’ora in poi, il valore aggiunto di ogni strategia e azione in campo sanitario, non può che risiedere nel confronto tra le esperienze e nell’analisi condivisa e mirata delle questioni - confronto e analisi in direzione anti-corruzione che rappresentano il fine di Osservatorio 190”.

Lo studio, della durata complessiva di 18 mesi, produrrà un Libro Rosso con l’analisi delle esperienze e le indicazioni metodologiche, rivolte sia alla Direzione strategica aziendale che ai Responsabili Prevenzione Corruzione del Paese.

“Federsanità ANCI – sottolinea il Presidente Angelo Lino Del Favero – è da sempre impegnata nel processo di modernizzazione e di efficientamento del Servizio Sanitario Nazionale attraverso interventi tesi a migliorare dall'interno le strutture sanitarie per garantire costantemente la qualità delle prestazioni ai cittadini"

“La lotta alla corruzione” – evidenzia Francesco Macchia, presidente di ISPE Sanità – “va combattuta mettendo a sistema le realtà e le organizzazioni che sono singolarmente impegnate nella moralizzazione del sistema Paese. Questo il motivo che è alla base dell’intesa tra ISPE Sanità, Federsanità ANCI e Roche Italia. Il lavoro di ISPE Sanità, condotto con metodologie innovative di ricerca e di applicazione di modelli evoluti di pianificazione e controllo strategico ha consentito finora di avviare significative esperienze sul territorio in diversi ambiti regionali. Il valore di Osservatorio 190 risiede nella spendibilità operativa al termine del percorso”.

“Contrastare la corruzione – aggiunge Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato di Roche SpA – non solo costituisce una priorità etica per Roche, ma rappresenta anche una via per ottimizzare l’utilizzo delle risorse in Sanità, riducendo gli sprechi, a vantaggio dei pazienti”.

“Dal confronto con le istituzioni pubbliche e best practice condivise – conclude Pedro Goncalves, Amministratore Delegato di Roche Diagnostici Italia – si può minimizzare il rischio di corruzione e rendere sempre più trasparenti i rapporti tra pubblica amministrazione ed imprese, sia per la farmaceutica che la diagnostica”.

L'addio di ISPE al generale del NAS Cosimo Piccinno

Roma, 13 giu. (AdnKronos) - ''Con il generale Cosimo Piccinno scompare un autentico servitore dello Stato da sempre impegnato contro la corruzione in sanità''. E' quanto dichiara Francesco Macchia, presidente dell'Istituto per la promozione dell'etica in Sanità (Ispe) ricordando il generale Cosimo Piccinno, comandante dei Nas scomparso la notte scorsa a Milano. ''Ho avuto l'onore di conoscere e di potermi confrontare con il generale Cosimo Piccinno. Il Nas dei Carabinieri e l'Arma perdono un uomo di valore che aveva davvero a cuore la tutela del diritto alla salute dei cittadini. So bene quanto il Generale avesse a cuore le battaglie per l'integrità del Servizio sanitario nazionale. Il contrasto della corruzione e degli altri reati contro l'amministrazione sanitaria sono sempre stati dei punti fermi. Con lui se ne va un autentico servitore dello Stato. Ispe si unisce al cordoglio della famiglia e di tutto il Comando Carabinieri per la tutela della Salute''.

Francesco Macchia commenta gli ultimi fatti di cronaca

Roma, 10 giu. (AdnKronos Salute) - "Evitare che il welfare cada preda dei corrotti. Le cronache degli ultimi giorni dimostrano una volta per tutte i pericoli a cui è esposto il nostro sistema di stato sociale. Il secondo filone delle indagini su 'Mafia Capitale' ha svelato l'esistenza di un sodalizio criminale che non aveva nessuno scrupolo nel lucrare sui servizi destinati ai cittadini più deboli. Attività delittuosa rivolta anche al Servizio sanitario nazionale, così come testimoniato dall'ordinanza cautelare di cui è destinatario l'ex responsabile anticorruzione di una Asl romana", dice FrancescoMacchia, presidente dell'Istituto per la promozione dell'etica in sanità, a commento gli ultimi fatti che hanno coinvolto la capitale. Secondo Macchia, "un utile cartina tornasole delle attività opache della Sanità del Lazio sono i dati contenuti nel Libro Bianco sulla Corruption in Sanità". Le indagini della Procura di Roma, ricorda ancoraMacchia, "hanno dimostrato come sia facilmente aggirabile la normativa sui contratti pubblici. Occorre potenziare la prevenzione attiva e 'Osservatorio 190', iniziativa di Ispe-Sanità e Federsanità-Anci, va proprio in questa direzione. Il solo rispetto formale delle regole è inutile e deleterio", conclude.